Descrizione: Toccami da qualche parte che posso sentire: diretto da Simone de Vries. Con John Callahan. Questo è un documentario sul provocatorio fumettista americano John Callahan. All'età di 21 anni Callahan rimase coinvolto in un grave incidente stradale e rimase paralizzato dalla vita in giù. Disegnare fumetti è diventato il suo modo di esprimersi anche se riesce a malapena a usare le mani. Con uno stile crudo, la penna stretta tra le mani, disegna osservazioni ciniche e spietate dell'umanità. Il suo lavoro è lodato e criticato. Callahan ha provocato marce di protesta e ha ricevuto numerose lettere rabbiose. È stato licenziato dal giornale The Miami Herald dopo aver disegnato una vignetta in onore del Martin Luther King Jr. Day; un ragazzino con una macchia bagnata sul pigiama che dice: "Mamma, ho fatto un sogno". Callahan non capisce perché le persone siano così arrabbiate per il suo lavoro, ma ammette di essere stato un giovane arrabbiato per molto tempo, cercando di mettere in risalto l'ipocrisia delle persone. Callahan scrive e canta anche canzoni. Gli piace suonare l'ukulele, cosa che per lui è molto difficile da fare. Ovviamente le canzoni non sono ninne nanne, versi come "La vita è come una scatola di bombe a mano" e "Qualcosa mi impedisce sempre di suicidarmi in autunno" riflettono il suo modo di pensare.